Sarà Badia a Passignano uno dei “cuori pulsanti” della prima edizione della Chianti Classico Marathon. Luogo magico per eccellenze, con la sua Abbazia vallombrosana, unisce tradizione, cultura e fede. Ma non solo: recentemente infatti qui è stata inauguarata la prima area naturale protetta del Chianti.
Mille anni di storia, cultura, spiritualità fanno la differenza per un territorio come il Chianti, capace di far parlare di sé e delle proprie origini a distanza di secoli, impegnato ora più che mai a proiettarsi sul futuro, ad accogliere le sfide del presente con autentico e rinnovato vigore.
Badia a Passignano rinasce sotto il profilo ambientale e paesaggistico. San Giovanni Gualberto, fondatore della congregazione vallombrosana dell’ordine benedettino, lo aveva scelto nell’anno Mille per alimentare lo spirito.
Il Comune di Tavarnelle lo sceglie per affermare l’identità di un luogo sempre più fruibile. Dopo il recente restauro di uno dei capolavori dell’arte italiana, il Cenacolo di Domenico Ghirlandaio, si è aperta oggi, con un convegno ed una visita guidata, l’area naturale protetta di Badia a Passignano, la prima del Chianti.
Nell’area sono oltre cento le specie di animali, tra mammiferi e uccelli censiti dal biologo Marco Lebboroni, esperto di ecosistema chiantigiani. Vi si riproducono animali rari e di particolare interesse scientifico e gestionale, quali il topo quercino, il moscardino e il picchio rosso minore, il picchio più piccolo d’Europa.
Una biodiversità particolarmente eterogenea che annovera anche sul fronte della flora specie particolari che parlano del passato di Badia e di come un tempo il clima fosse meno temperato e vicino alle caratteristiche degli ambienti appenninici.
In questo senso il segno più evidente è rappresentato dalla presenza del Giglio di San Giovanni e del Maggiociondolo, rispettivamente fiore e essenza arborea….